Ramadān è il nono mese del calendario islamico che si compone di 12 mesi lunari (29 o 30 giorni ciascuno) per un totale di 354 o 355 giorni, al contrario dei 365 o 366 giorni (se bisestile) dell’anno gregoriano, basato sul ciclo solare . Come tutti gli altri mesi del calendario islamico è determinato tradizionalmente dall’avvistamento della crescenza della luna nuova.
In questo mese i musulmani praticano il digiuno, appunto detto di Ramadān, che rappresenta il quarto dei cosiddetti cinque pilastri dell’Islam (Arkān al-Islām), e si conclude con l’inizio del successivo mese islamico di Shawwāl, (anch’esso determinato tradizionalmente tramite l’avvistamento della crescenza della nuova luna), nel quale si celebra la festa della rottura del digiuno, chiamata ‘aīd (u)l-Fitr.
E' l'unico mese citato nominalmente nel Corano.
In cosa consiste il digiuno di Ramadān ?
Ramadān, secondo tradizione, è uno dei mesi benedetti per i musulmani, è il mese della purificazione, durante il quale oltre a praticare il digiuno alimentare, (cibo, bevande e acqua compresa), il digiuno sessuale e quello spirituale dall’alba al tramonto, si intensifica anche l’attività di preghiera, con la lettura intera del Corano, con una preghiera particolare in moschea (tarāwīh), con il ritiro spirituale in moschea(I’tikaf),
Ogni anno (solare) l'inizio ogni mese lunare islamico indietreggia di circa 10,11 giorni rispetto l'anno (solare) precedente e compie un ciclo completo in 33 anni circa, per cui ogni musulmano compie il digiuno sempre in periodi diversi nei vari anni e nei periodi estivi i musulmani all'esmifero boreale praticheranno il lungo digiuno al caldo con molte ore di luce, ma allo stesso tempo i fratelli all'emisfero australe compiranno un breve digiuno in un clima freddo