Competizioni coraniche internazionali iraniane: al via fase preliminare
La fase preliminare della 42ª edizione delle competizioni coraniche internazionali iraniane ha avuto il via con la presenza di partecipanti provenienti da diversi paesi.
La nuova edizione dell’International Holy Quran Competition dell’Iran è entrata nel vivo con la partecipazione di concorrenti provenienti da India, Giordania, Oman, Yemen, Egitto, Libia e altri Paesi. Questa tappa preliminare si articola in due momenti distinti: il monitoraggio della memorizzazione e la successiva fase di giudizio.
Secondo il programma, la valutazione delle categorie di memorizzazione, recitazione e tarteel avverrà entro il 17 dicembre. I partecipanti avevano già inviato in precedenza i propri file di recitazione.
In questa fase del concorso, l’Iran è rappresentato da Neda Moradi (Tarteel, donne), Zahra Ansari (memorizzazione, donne), Mohammad Mehdi Rezaei (memorizzazione, uomini), Mehdi Foroughi (Tarteel, uomini) e Seyed Jassem Mousavi (recitazione, uomini).
La giuria della sezione maschile è composta da noti maestri del Corano: Mohammad Reza Abolghassemi (presidente), Heydar Kasmaei (supervisore tecnico), Abbas Imamjomeh (Tajweed), Saeed Rahmani (Waqf e Ibtida), Amir Aghaei (corretta memorizzazione), Amin Pouya (Sawt), Saleh Atharifard (Lahn) e Seyed Ahmad Moghimi (responsabile del comitato tecnico).
Per la sezione femminile, la giuria è guidata da Houriyeh Oqbaei, con Fatemeh Sadat Hosseinifar come supervisore tecnico. Le altre giudici sono Hajar Ezzat Pajouh (Tajweed), Fatemeh Parvizi Nosrat (Waqf e Ibtida), Najmeh Shabani Ghahrudi (corretta memorizzazione), Rezvan Jalalifar (Sawt) e Samaneh Kouchaki (Lahn).
La fase finale del concorso si terrà dopo l’annuncio dei risultati preliminari.
L’obiettivo del concorso è quello di promuovere la cultura e i valori coranici, oltre che a mettere in luce il talento dei recitatori e dei memorizzatori del Corano.
In una nota diffusa dagli organizzatori, è stato annunciato che la 42ª edizione della competizione si terrà il prossimo anno nella città santa di Mashhad, nel nord‑est dell’Iran.
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