
Secondo l’agenzia Saba Net, i partecipanti alla manifestazione tenutasi sabato presso la scuola religiosa “Martire del Corano” nella provincia di Raymah hanno scandito slogan contro il crimine di insultare il Sacro Corano e hanno ribadito la loro posizione costante a sostegno del popolo palestinese.
L’insulto al Corano, considerato la più sacra delle santità islamiche, è stato definito come parte di attacchi ripetuti e organizzati, inseriti nella “guerra totale sionista contro l’Islam, i musulmani e i loro luoghi sacri”.
I manifestanti hanno sottolineato che la loro posizione deriva dalla fede del popolo yemenita e hanno espresso rabbia e opposizione contro le ripetute offese da parte degli Stati Uniti e del sionismo.
La dichiarazione ha ritenuto USA, Regno Unito e Israele pienamente responsabili delle ripetute offese al Libro di Dio, interpretandole come espressione di odio intenso e ostilità aperta verso l’Islam e i musulmani.
È stato inoltre affermato che l’insulto, anche se mascherato da “libertà di espressione” o altri titoli ingannevoli, non resterà impunito.
È stato ribadito l’invito a proseguire il boicottaggio dei prodotti israeliani e americani e a mobilitare l’Ummah musulmana per esprimere forte indignazione e rifiuto deciso di questo crimine.
La protesta si inserisce nel clima di indignazione seguito all’episodio avvenuto la scorsa settimana a Plano, Texas (USA), dove il candidato repubblicano al Senato della Florida, Jake Lang, ha insultato il Corano collocandone una copia nella bocca di un maiale durante una dimostrazione.
In un video diffuso sui social, Lang è apparso con un maialino e il Corano, definendo l’animale “la debolezza dell’Islam” e dichiarando: «Questa è la vostra debolezza, musulmani. Vi rimanderemo da dove siete venuti, portando maiali nelle mani e Cristo nei nostri cuori».
L’atto ha suscitato sdegno tra comunità locali, attivisti per i diritti umani e osservatori internazionali, che lo hanno condannato come incitamento all’odio religioso.
Sui social media l’episodio ha generato una vasta controversia, con utenti che hanno denunciato il gesto come una provocazione e un insulto ai sentimenti di milioni di musulmani negli Stati Uniti e nel mondo.
https://iqna.ir/en/news/3495808