Mostafa
Mohammad,uno dei seguaci del leader degli sciiti della Nigeria,Ebrahim Zakzaki,e membro del Movimento
Islamico,ha affermato in un’intervista a Iqna che i dirigenti del gruppo sono
fortemente preoccupati per lo stato di salute di Zakzaki,dopo che hanno potuto
visitare il leader in una prigione nigeriana.
Mostafa Mohammad,che attualmente si trova nella citta’ di Qom in Iran,ha
dichiarato che una delegazione del Movimento Islamico della Nigeria,di cui
faceva parte,ha incontrato recentemente sheikh Zakzaki in prigione,ed ha
trovato il religioso in condizioni di salute preoccupanti.Di conseguenza il Movimento ha chiesto l’immediato rilascio
del proprio leader,senza pero’ ricevere risposta da parte delle autorita’
nigeriane.
Sheikh Ebrahim Zakzaki e’ stato arrestato lo scorso Dicembre a Zaria nel nord
della Nigeria,durante un assalto dell’esercito alla sua abitazione;nell’azione
e’ stata arrestata anche la moglie di Zakzaki,mentre suo figlio ha perso la
vita insieme a decine di persone accorse per difendere il religioso.
Contemporaneamente
altri reparti dell’esercito nigeriano hanno attaccato la moschea sciita "Baghiatollah”
massacrando intorno a 500 fedeli.
In precedenza altri tre figli di Zakzaki avevano trovato il martirio in diversi
attacchi contro cerimonie e
manifestazioni della comunita’ sciita.
I massacri in
questione si inseriscono nell’ambito
della campagna repressiva antisciita del governo nigeriano di Bukhari,fedele alleato dell’Arabia Saudita,con
cui cerca di frenare la diffusione del messaggio degli "Ahl Beit”(la sacra
famiglia del Profeta Mohammad,di cui gli sciiti sono i portavoce),che sta
coinvolgendo sempre fiu’ fedeli nel paese africano.
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