Iran: studioso sottolinea il ruolo centrale del "Tarteel" nella rivelazione coranica
"Tarteel non è solo lo spirito che governa la recitazione coranica", ha affermato, "ma anche lo spirito che ha plasmato la rivelazione del Corano e l'attuazione dei suoi insegnamenti".
Parlava durante un evento in cui un gruppo di suoi studenti si era riunito per celebrare la Giornata Nazionale dell'Insegnante e rendere omaggio ai suoi decenni di impegno nella promozione della recitazione coranica.
Parlando dell'importanza dell'ordine e della moderazione, Mousavi Baladeh ha spiegato che il Tarteel deve essere osservato in ogni fase, dalla rivelazione alla lettura e all'applicazione delle leggi coraniche. "Tarteel nella rivelazione, Tarteel nella recitazione e Tarteel nell'attuazione delle prescrizioni del Corano: sono tutti essenziali", ha affermato.
Ha sottolineato che il Corano stesso è stato rivelato in un periodo di 23 anni, che ha descritto come un riflesso del Tarteel in azione. "Perché ci sono voluti 23 anni? Perché i versetti dovevano essere rivelati in base alle condizioni del tempo", ha spiegato. "Ad esempio, durante la battaglia di Uhud, i versetti rivelati affrontavano la situazione che i musulmani stavano affrontando in quel momento. Altre occasioni portarono a rivelazioni diverse".
Mousavi Baladeh ha sottolineato che nella recitazione, Tarteel significa principalmente evitare la fretta e gli estremi. "Fluisce in modo ordinato, né troppo lento né troppo veloce. Questo equilibrio e ordine sono l'essenza del Tarteel", ha osservato.
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