IQNA

I leader religiosi chiedono stop ai combustibili fossili entro il 2050

15:10 - August 21, 2015
Notizie ID: 3349523
Istanbul- Iqna- Secondo i leader religiosi e gli ambientalisti islamici che hanno partecipato all’International Islamic Climate Change Symposium di Istanbul, i paesi ricchi e le nazioni produttrici di petrolio dovrebbero porre fine all’uso di combustibili fossili entro il 2050

Nella Islamic Declaration on Global Climate Change si afferma infatti che gli 1,6 miliardi di musulmani hanno il dovere religioso di  combattere il cambiamento climatico, e si chiede chiede ai leader politici di trovare a Parigi un accordo per limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi, anche se sarebbe meglio fermarsi a 1,5° C.

La dichiarazione  riporta diversi versetti del Corano che riguardano l’uomo e la natura  e chiede a «tutte le persone, i leader e le imprese […] di impegnarsi per raggiungere il 100% di energia rinnovabile», e di aumentare il sostegno finanziario per le comunità vulnerabili ai cambiamenti climatici.

Ad essere soprattutto presi di mira sono «le Nazioni benestanti e gli Stati produttori di petrolio» che vengono invitati a tagliare del tutto le loro emissioni di gas serra entro e non oltre la metà di questo secolo. La Islamic Declaration on Global Climate Change invita i paesi ricchi a riconoscere il loro «obbligo morale di ridurre i consumi, in modo che i poveri possano beneficiare di ciò che resta delle risorse non rinnovabili della Terra».

La dichiarazione di Istanbul vuole essere la chiave perché il mondo islamico si desti dal suo torpore ambientale, e si prenda cura della Terra. I leader cattolici hanno lodato la Dichiarazione islamica come un passo positivo. Il cardinale Peter Turkson, che ha aiutato il Papa a scrivere la bozza sua enciclica, ha detto: «È con grande gioia e in uno spirito di solidarietà che esprimo a voi la promessa della Chiesa cattolica di pregare per il successo della vostra iniziativa, e il suo desiderio di lavorare con voi in futuro per la cura per la nostra casa comune e quindi a glorificare il Dio che ci ha creati».

Gli autori della Dichiarazione già rilanciano, affermando che sarà diffusa nelle moschee e madrasse in tutto il mondo; sperano che il documento influenzerà i leader politici dei Paesi musulmani perché prendano iniziative concrete, in modo da approvare un nuovo accordo sui cambiamenti climatici alla Conferenza delle parti Unfccc di dicembre a Parigi.

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