Il presidente del Concilio supremo islamico, Sheikh Ekrema Sabri, domenica ha criticato l’aggressione compiuta dalla polizia israeliana contro i fedeli nella moschea al-Aqsa, avvenuta nelle prime ore della giornata.
Parlando con un giornalista diPIC, Sheikh Sabri ha denunciato l’irruzione effettuata nella mattinata dalla polizia dell’occupazione israeliana nell’area della moschea al-Aqsa e le violenze perpetrate contro i pacifici fedeli musulmani.
Ha inoltre denunciatol’irruzione effettuata da bande di coloni israeliani ad Al-Aqsa durante il mese di Ramadan in aperta violazione delle leggi interne ed internazionali.
"I fedeli musulmani sono stati attaccati mentre stavano vegliando all’interno della Moschea Al-Aqsa come sempre accade durante gli ultimi dieci giorni di Ramadan”, ha dichiarato Sabri.
"La polizia di occupazione israeliana ha colpito i pacifici fedeli musulmani con raffiche di proiettili di gomma e lacrimogeni mentre continuavano a ripetere l’invocazione ‘Allah è il più grande’ in segno di protesta contro l’aggressione”, ha aggiunto.
Numerosi fedeli musulmani hanno riportato ferite mentre altri sono stati arrestati dopo l’aggressione.
Fonti del Dipartimento per i Beni culturali islamici (Awqaf) hanno riferito che i militari israeliani hanno impedito ai musulmani al di sotto dei 30 anni di età di entrare nella Moschea, provocando ulteriori tensioni all’interno ed attorno al luogo sacro.
infopal