Oggi sabato si svolge una manifestazione nazionale in piazza Santi Apostoli a Roma per dire no al radicalismo che "offende e tradisce il messaggio autentico dell'Islam" e per la "svolta nei rapporti con la società civile e lo Stato italiano".
Il deputato dem Chaouki invita anche Salvini. Anche la comunità musulmana in Italia è chiamata a dare un segno collettivo e popolare di condanna dei nuovi attentati di Parigi e della strategia del terrore con cui l’Isis vorrebbe paralizzare la vita quotidiana degli europei.
Oggi alle ore 15 i musulmani sono chiamati a partecipare una manifestazione di valore nazionale, intitolata Not In My Name e nata dal coordinamento sostenuto dalla Coreis italiana (Comunità Religione Islamica) a livello regionale e interculturale fra musulmani italiani, marocchini, pakistani, senegalesi e turchi.
La manifestazione è preceduta da una nota, che riprende il richiamo all'appartenenza del testo francese: "Noi musulmani d'Italia condanniamo con forza la recente strage di Parigi, esprimendo il più profondo sentimento di vicinanza al popolo francese e a tutti i familiari delle vittime così barbaramente uccise. Intendiamo perciò lanciare un appello che sappia indicare una solida svolta nei rapporti con la società civile e lo Stato italiano di cui siamo e ci riteniamo parte integrante. Invitiamo quindi tutte le musulmane e i musulmani a una mobilitazione che, isolando ogni pur minima forma di radicalismo, protegga in particolare le giovani generazioni dalle conseguenze di una predicazione di odio e violenza in nome della religione. Questo cancro offende e tradisce il messaggio autentico dell'Islam, una fede che viviamo e interpretiamo quale via di dialogo e convivenza pacifica, insieme a tutti i nostri concittadini senza alcuna distinzione di credo. Questa pericolosa deriva violenta rappresenta oggi il pericolo più feroce per il comune futuro nella nostra società".