A margine della 53a edizione della Fiera internazionale del Libro del Cairo si è tenuto un seminario dedicato alla figura di due grandi Qari (recitatori del Corano) egiziani, Abul Ainain Shuaisha (1922-2011) e Kamil Yusuf Al-Bahtimi (1922-1969).
All'incontro sono intervenuti diversi esperti e personalità accademiche, tra cui l'artista e studioso di musica Hossam Saqr ed il caporedattore della rivista Minbar al-Islam, Hassan Khalil.
Hossam Saqr nel suo intervento ha descritto Shuaisha come uno dei migliori Qari nella storia dell'Egitto, ricordando che il maestro è stato anche un importante mubtahil (recitatore di canti religiosi in elogio al Profeta Mohammad).
"Gli stili di recitazione di Shuaisha e Al-Bahtimi erano vicini in quanto erano stati formati sotto la stessa scuola e maestro", ha affermato Saqr.
"Ci sono suoni che gli strumenti possono produrre ma sono difficili per la voce umana, tuttavia Shuaisha è riuscita a farlo con facilità", ha aggiunto l'esperto.
Hassan Khalil dal canto suo ha descritto Shuaisha e Al-Bahtimi come fiori il cui profumo impregna l'aria, sottolineando che i due Qari avevano uno stile proprio, senza il bisogno di imitare altri.
"Al-Bahtimi ha scoperto il suo talento durante l'infanzia e dopo essersi accorto delle potenzialità della voce di cui disponeva è andato alla moschea del suo villaggio iniziando a recitare e raggiungendo man mano livelli sempre più alti nel campo della recitazione coranica".
Khalil ha ricordato le memorie di Shuaisha in cui il Qari racconta che a scoprire il suo talento era stato Fakhri 'Abd al-Nur, un noto politico cristiano egiziano. Shuaisha aggiunge nelle sue memoria che Fakhri gli ha addirittura chiesto di rimanere per tre giorni in casa in modo che i bambini del politico cristiano potessero ascoltare la recitazione dei versi coranici.
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