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Le Surah del Corano - 83

Surah Al-Mutaffifin; il Corano mette in guardia coloro che commettono frode

23:58 - June 12, 2023
Notizie ID: 3489152
Tehran-Iqna- Nelle leggi islamiche e nelle società musulmane esistono regolamenti speciali per lo svolgimento delle attività economiche. In questo contesto sono previste misure contro coloro che commettono illeciti economici come la frode

Surah Al-Mutaffifin; il Corano mette in guardia i truffatori

 

Nelle leggi islamiche e nelle società musulmane esistono regolamenti speciali per lo svolgimento delle attività economiche. In questo contesto sono previste misure contro coloro che commettono illeciti economici come la frode.

Le conseguenze per tali illeciti non sono limitate a questo mondo, poiché Dio, nella Surah Al-Mutaffifin, avverte i truffatori sul fatto che saranno puniti anche nel Giorno del Giudizio.

Al-Mutaffifin è il nome della 83° Surah del Corano. E' formata da 36 versi e si trova nel 30° Juz' (sezione) del Libro Sacro. È la 86° Surah rivelata al Profeta Mohammad (Che Dio benedica lui e la sua famiglia). E' stata l'ultima Surah rivelata al Profeta alla Mecca prima della sua Hijra (migrazione) a Medina.

Nel primo versetto Dio si rivolge ai "Mutaffifin", ovvero coloro che commettono frode, e da qui il nome della Surah. La Surah mette in guardia questi ultimi dal non compromettere il regolare andamento del sistema economico della società attraverso la loro azione fraudolenta, avvertendoli che in caso contrario andranno incontro a severe conseguenze nel Giorno della Resurrezione.

I primi tre versetti indicano la frode e il calpestare i diritti di altre persone nei rapporti economici come un atteggiamento deprecabile e haram (religiosamente probito), includendo tali azioni tra i peccati più gravi.

La Surah descrive poi il Giorno del Giudizio e le sue caratteristiche, indicando due gruppi di persone, ovvero coloro che fanno il bene e sono vicini a Dio e coloro che fanno il male. Secondo i versi della Surah, in questo mondo i miscredenti scherniscono i credenti, ma nel Giorno del Giudizio i miscredenti si pentiranno dell'atteggiamento tenuto in questo mondo.

Nei versetti da 7 a 21 sono menzionati tre gruppi di persone: i Fujjar (malfattori) che negano il Giorno del Giudizio; gli Abrar (giusti) che sono vicini a Dio e godono delle benedizioni del paradiso; e i Muqarrabin (quelli più vicini a Dio) la cui posizione è la più alta e a cui il Corano si riferisce come "Ashab al-Yaqeen" (la gente della certezza), persone dotate di certezza ferrea circa la presenza e la parola di Dio.

Secondo la Surah Al-Mutaffifin esiste un legame inesorabile tra azioni negative e credenza o meno nel Giorno della Resurrezione. "Nessuno lo nega (il Giorno del Giudizio) tranne coloro che compiono peccato con insistenza". (versetto 12). E' ovvio che qui si parla di credenza autentica e sincera, una credenza che proviene dal profondo del cuore e non oscurata da alcun tipo di incertezza, nè tantomeno da convenienze mondane, escludendo quindi coloro che "credono" (o fanno finta di credere) per una questione di interessi.

Secondo l'Allameh Mohammad Hosein Tabatabaei nell'esegesi coranica Al-Mizan il versetto in questione dimostra come il vero e più importante fattore che impedisce all'uomo di commettere atti negativi è la fede nel Giorno del Giudizio e che chi è immerso nei peccati arriverà a un punto in cui negerà il Giorno della Resurrezione.

 

 


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