Il nome del 45° capitolo del Corano è Al-Jathiyah. Ha 37 versi, è uan Sura makki ed si trova nel 25° Juz. È la 65a Surah rivelata al Santo Profeta (pace su di lui).
Il nome della Surah deriva dalla parola Jathiyah nel 28° versetto. Significa inginocchiarsi e questo versetto descrive come le persone si inginocchiano per ricevere il loro libro (in cui è registrato ciò che hanno fatto).
Lo scopo di questa Surah è invitare tutte le persone alla religione del Tawheed (monoteismo) ed evitare la punizione di cui mette in guardia.
Surah Al-Jathiyah inizia con la questione del Tawhid e poi evidenzia la questione della profezia e la necessità di seguire i messaggeri di Dio.
Inoltre avverte e minaccia solennemente coloro che negano i segni di Dio e seguono i capricci del loro Nafs (sé) sebbene siano consapevoli della loro deviazione dalla retta via.
La Surah ritrae un aspetto di come i miscredenti affrontano l'invito islamico e la loro testardaggine nell'affrontare la verità e nel seguire i loro desideri mondani.
Surah Al-Jathiyah trasmette un invito a Dio per gli esseri umani. Offre ragioni e logica, nonché incoraggiamenti e avvertimenti per guidare le persone alla verità.
Si riferisce a un gruppo di peccatori che presuntuosamente ignorano o negano i segni divini. Sottolinea che saranno severamente puniti nel Giorno del Giudizio.
La Surah apre la strada alla guida e citando alcuni dei segni di Dio nei cieli e sulla terra invita le persone a riflettere. Si riferisce anche al Giorno della Resurrezione e mette in guardia i negazionisti.
Nella Surah Al-Jathiyah il Giorno del Giudizio è stato disegnato chiaramente. Vediamo tutti i gruppi di persone che aspettano che le loro azioni vengano valutate. Ricevono il loro "libro" in cui sono state registrate tutte le loro azioni in questo mondo.
Quindi la Surah divide le persone in due gruppi: i credenti che ricevono ricompensa e misericordia divina e i miscredenti che affrontano il castigo e la loro dimora è l'inferno.
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